La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/46

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 46^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/46

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

- IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

10.3.2 La riunione conviviale

Il 7 maggio 2002 i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, a seguito di una telefonata anonima, irrompevano all’interno dell’azienda agricola Salamita, sita a Barcellona P.G., in via Milite Ignoto nr. 29. Nell’azienda, nella quale si stava svolgendo una riunione conviviale per festeggiare la sentenza di assoluzione di Antonino Merlino nel processo per l’omicidio di Beppe Alfano, venivano identificate numerose persone, molte delle quali erano state o sarebbero state negli anni imputate nei processi « di mafia » della provincia di Messina, tra cui, Angelo Porcino (poi condannato per associazione mafiosa e Antonino Merlino (pluri­ pregiudicato, condannato con sentenza passata in giudicato quale killer del giornalista Beppe Alfano).

Nell’occasione venivano identificati anche Ugo Manca e Lorenzo Mondello, insieme ad altri, tra cui Tindaro Porcino (fratello di Angelo), Felice Spinella (testimone di nozze del boss mafioso a capo della cosca barcellonese, Giuseppe Gullotti), Carmelino Barresi, Antonino Pirri, Carmelo Antonio Maiorana, Giuseppe Bucca (sul suo conto agli atti dell’Arma risultano vicende giudiziarie per emissione di assegni a vuoto; gioco d’azzardo; violazione della legge sugli stupefacenti e asso­ ciazione per delinquere), Natale Benenati, Giuseppe Gemelli, Seba­ stiano Arico', Andrea Caliri, Domenico Salamita, Giuseppe Barca, Luciano Calamuci, Vincenzo Punturo e l’appuntato dei Carabinieri in servizio presso la Stazione di Pace del Mela (ME), Giuseppe Mollica.

Nell’informativa della Squadra mobile della Questura di Messina, redatta in merito alla riunione, si legge «la presenza tra costoro di imprenditori e commercianti barcellonesi, nonché da ultimo persino di un Carabiniere in servizio presso la Stazione di Pace del Mela, personaggi “prima facie” incensurati ed insospettabili... evidenziava ancora di più come la criminalità organizzata barcellonese fosse stata in grado di infiltrarsi tanto da penetrare nel tessuto sociale locale con il chiaro ed evidente intento di contaminarlo ovvero di coinvolgerlo e/o corromperlo in affari economici di dubbia natura. Il convivio in argomento evidenzia quantomeno singolari convergenze investigative con soggetti e vicende criminali registrate nella provincia di Messina, una fra tutte la c.d. operazione battezzata Mare Nostrum».

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

Omicidio Manca: «In questa storia ci sono anche gli apparati deviati dello Stato»

L'INTERVISTA AD ANTONIO INGROIA

- CASO MANCA. Ingroia: «L'Antimafia ha fotografato i fatti acclarati: un omicidio di mafia e di Stato»

 

 

LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2 

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/3

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

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Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia

- Senso di rabbia ed indignazione

IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

 

- Ma era ancora il Capo di Cosa nostra?

- Parla Ingroia: «Matteo Messina Denaro si è fatto arrestare»

«Il gelataio Baiardo è il messaggero dei Graviano»

- «Restano delle ombre», così l’On. Ascari si esprime sull’arresto di Matteo Messina Denaro

Arresto Messina Denaro, parla Ravidà: «Ho paura che possa accadere qualcosa di brutto in questo Paese»

- «L'arresto di Messina Denaro è una sceneggiata»

Matteo Messina Denaro, parla Sonia Alfano: «La politica si occupi seriamente di lotta alla mafia»

Dopo l'arresto di Messina Denaro: «Faccia i nomi delle coperture politiche ed istituzionali che hanno garantito la sua latitanza»

ANTEPRIMA/1. Le parole della signora Manca (madre di Attilio): «Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

 

IL CASO MANCA: vergogna di Stato

LA SECONDA PARTE (Video) IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

- IL CASO MANCA, la seconda parte

Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

IL CASO MANCA, la seconda parte

IL CASO MANCA - Una storia tra mafia e Stato corrotto.

 

LA PRIMA PARTE (Video) - Attilio Manca è Stato ucciso

- IL CASO MANCA. Le novità che potrebbero riaprire il caso

Morte di Attilio Manca, arriva l’assoluzione per Monica Mileti

Omicidio Attilio Manca: un pezzo di Trattativa Stato-mafia

Il massacro di Attilio Manca: la relazione (di maggioranza) sulla morte dell'urologo siciliano

Attilio Manca: la Relazione sulla sua morte

- Il massacro di Attilio Manca. Chi è Stato?

Attilio Manca suicidato per salvare Bernardo Provenzano

CASO ATTILIO MANCA: parla il collega Simone Maurelli

E se Attilio (Manca) fosse tuo fratello?

Caso Manca: i pentiti parlano, lo Stato tace. Intervista alla madre Angela

Attilio Manca: da chi è Stato "suicidato"?

 

- Il pentito: «Matteo Messina Denaro è un pezzo di merda. Voglio parlare con Di Matteo»

 

C'è un patto tra Stato e mafia? Per l'On. Aiello: «Non si vogliono guastare gli equilibri»

Cimarosa: «I figli non possono pagare gli errori dei padri»

«Le persone sono più coraggiose a Castelvetrano»

«Abbiamo bisogno della vera Antimafia, non quella da passerella»

Ci restano le monete

La sagra dell'ipocrisia

 

- A cosa serve commemorare?

30 anni dopo: la benedizione sui candidati dei condannati per mafia

Un Paese al contrario

 

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»