La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/55

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia. 55^ PARTE/Continuiamo a pubblicare integralmente la nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/55

«Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

Angela Manca, WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.

- Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.

WordNews.it, 2022 (Per approfondimenti CLICCA sul link a sinistra)

 

- IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

12. CONCLUSIONE. GLI ELEMENTI A SOSTEGNO DELLA TESI DELL’OMICIDIO

L'attività svolta da questa Commissione ha consentito di approfondire la vicenda concernente la morte del medico Attilio Manca e di ricostruirla attraverso l’analisi e l’individuazione di ulteriori elementi tra i quali assumono particolare rilievo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Si tratta di dichiarazioni rese da soggetti che sono stati ritenuti credibili da parte delle diverse autorità giudiziarie che se ne sono occupati e che non risulta che siano stati mai neppure indagati per i reati di calunnia e di false dichiarazioni al P.M. .

Proprio quanto riferito dai collaboratori costituisce il dato di maggior rilievo che sostiene l’ipotesi che Attilio Manca non sia stato vittima di un atto autolesivo, ma di un omicidio.

A conforto di tale ricostruzione sono certamente una lunga serie di elementi:

- la copiosa quantità di sangue trovata sulla scena del delitto;

- i segni delle punture di eroina rinvenute nel braccio sinistro, incompatibili con il mancinismo puro del Manca e con la sua pessima abilità con la mano destra;

- le siringhe trovate perfettamente chiuse, con il tappo di protezione;

- l’assenza di propositi suicidari in capo al Manca; 

- l’assenza di materiale perla preparazione dell’eroina e del laccio emostatico per l’iniezione endovena;

- l’assenza di pantaloni e di biancheria intima sul corpo della vittima nonostante il mese invernale;

- la totale assenza di impronte su una delle siringhe usate per iniettare l’eroina e il microscopico frammento, non utilizzabile per comparazioni dattiloscopiche, ritrovato sulla seconda;

- l’in­sistenza di Ugo Manca nell’entrare nell’appartamento del cugino Attilio posto sotto sequestro, comportamento che fece nascere ai familiari della vittima i primi dubbi su un suo possibile coinvolgimento nella vicenda;

- la presenza dell’impronta di Ugo Manca su una piastrella del bagno e la contemporanea assenza di impronte di altri soggetti, amici e parenti, che anche di recente (e certamente dopo la visita di Ugo Manca) erano stati nell’abitazione dell’urologo;

- la convinta esclusione, da parte di tutti i colleghi, superiori e amici romani e viterbesi di Attilio Manca, della possibilità che il giovane medico facesse uso di droghe.

Alcuni dei suddetti elementi (ma certamente non tutti), se valutati singolarmente, potrebbero trovare delle spiegazioni diverse da quelle sin qui prospettate ma, se si guardano nel loro complesso, appare incongruo giungere ad una conclusione diversa da quella secondo cui Attilio Manca sia stato ucciso, unica ipotesi ragionevole e priva di contraddizioni con i dati obiettivi delle modalità della morte del Manca, le informazioni fornite dai collaboratori di giustizia, gli elementi raccolti sui contatti fra la latitanza di Provenzano e il territorio di Barcellona Pozzo di Gotto e della provincia di Messina e, infine, le considerevoli opacità su aspetti rilevantissimi riguar­danti le cure sanitarie in favore del latitante corleonese.

Alla luce dei fatti emersi durante l’inchiesta e della rilevata incom­patibilità logica e fattuale delle circostanze sopra evidenziate con le ipotesi del suicidio o di una morte per overdose accidentale da volontaria assun­zione di eroina, questa Commissione ritiene che la morte di Attilio Manca sia imputabile ad un omicidio di mafia e che l’associazione mafiosa che ne ha preso parte (non è chiaro se nel ruolo di mandante o organizzatrice o esecutrice) sia da individuarsi in quella facente capo alla famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto.

 

L'INTERVISTA ALL'ON. STEFANIA ASCARI 

Omicidio Manca: «In questa storia ci sono anche gli apparati deviati dello Stato»

L'INTERVISTA AD ANTONIO INGROIA

- CASO MANCA. Ingroia: «L'Antimafia ha fotografato i fatti acclarati: un omicidio di mafia e di Stato»

 

 

LE PRECEDENTI PUNTATE:

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/1

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/2 

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/3

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/4

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/5

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/6

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/7

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/8

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/9

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/10

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/11

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/12

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/13

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/14

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/15

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/16

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/17

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/18

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/19

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/20

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/21

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/22

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/23

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/24

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/25

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/26

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/27

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/28

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/29

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/30

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/31

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/32

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/33

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/34

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/35

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/36

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/37

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/38

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/39

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/40

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/41

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/42

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/43

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/44

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/45

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/46 

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/47

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/48

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/49

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/50

- La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/51

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/52

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/53

La morte violenta per proteggere la Trattativa Stato-mafia/54

 

Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia

- Senso di rabbia ed indignazione

IL MASSACRO MAFIA-STATO: Attilio Manca è stato ucciso per coprire una latitanza

 

 

- Ma era ancora il Capo di Cosa nostra?

- Parla Ingroia: «Matteo Messina Denaro si è fatto arrestare»

«Il gelataio Baiardo è il messaggero dei Graviano»

- «Restano delle ombre», così l’On. Ascari si esprime sull’arresto di Matteo Messina Denaro

Arresto Messina Denaro, parla Ravidà: «Ho paura che possa accadere qualcosa di brutto in questo Paese»

- «L'arresto di Messina Denaro è una sceneggiata»

Matteo Messina Denaro, parla Sonia Alfano: «La politica si occupi seriamente di lotta alla mafia»

Dopo l'arresto di Messina Denaro: «Faccia i nomi delle coperture politiche ed istituzionali che hanno garantito la sua latitanza»

ANTEPRIMA/1. Le parole della signora Manca (madre di Attilio): «Mio figlio non voleva diventare il medico della mafia. Si è rifiutato ed è stato ammazzato.»

 

IL CASO MANCA: vergogna di Stato

LA SECONDA PARTE (Video) IL CASO MANCA. Un Paese immerso nelle Trattative

- IL CASO MANCA, la seconda parte

Borsellino sul caso Manca: «Gli stessi assassini di mio fratello Paolo»

IL CASO MANCA, la seconda parte

IL CASO MANCA - Una storia tra mafia e Stato corrotto.

 

LA PRIMA PARTE (Video) Attilio Manca è Stato ucciso

- IL CASO MANCA. Le novità che potrebbero riaprire il caso

Morte di Attilio Manca, arriva l’assoluzione per Monica Mileti

Omicidio Attilio Manca: un pezzo di Trattativa Stato-mafia

Il massacro di Attilio Manca: la relazione (di maggioranza) sulla morte dell'urologo siciliano

Attilio Manca: la Relazione sulla sua morte

- Il massacro di Attilio Manca. Chi è Stato?

Attilio Manca suicidato per salvare Bernardo Provenzano

CASO ATTILIO MANCA: parla il collega Simone Maurelli

E se Attilio (Manca) fosse tuo fratello?

Caso Manca: i pentiti parlano, lo Stato tace. Intervista alla madre Angela

Attilio Manca: da chi è Stato "suicidato"?

 

- Il pentito: «Matteo Messina Denaro è un pezzo di merda. Voglio parlare con Di Matteo»

 

C'è un patto tra Stato e mafia? Per l'On. Aiello: «Non si vogliono guastare gli equilibri»

Cimarosa: «I figli non possono pagare gli errori dei padri»

«Le persone sono più coraggiose a Castelvetrano»

«Abbiamo bisogno della vera Antimafia, non quella da passerella»

Ci restano le monete

La sagra dell'ipocrisia

 

- A cosa serve commemorare?

30 anni dopo: la benedizione sui candidati dei condannati per mafia

Un Paese al contrario

 

L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino

PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

TERZA PARTE. Borsellino «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto» 

 

L'INTERVISTA al colonnello dei carabinieri Michele RICCIO

Prima parte: «Dietro alle bombe e alle stragi ci sono sempre gli stessi ambienti»

Seconda parte: Riccio: «Mi ero già attrezzato per prendere Bernardo Provenzano»

Terza parte: «Non hanno voluto arrestare Provenzano»

Quarta parte: Riccio: «L’ordine per ammazzare Ilardo è partito dallo Stato»